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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliUna forte presenza femminile caratterizza la prossima asta di Design organizzata da Christie’s a Parigi il 23 maggio: a partire da Eileen Gray, autrice di un elegantissimo piatto del 1912 in legno laccato e madreperla (80mila-120mila), per proseguire con le squisite creazioni di Line Vautrin, tra cui un mirabile specchio «Huitre» del 1960 circa, dove con la resina Talosel riesce ad imitare perfettamente la superficie rugosa dell’ostrica (100mila-150mila euro), e con la collezione personale di Maria Pergay, «regina dell’acciaio inossidabile» dagli anni ’60 in poi, ricca di pezzi audaci sia nella forma che nella realizzazione, come il letto «Tapis Volant» del 1968 (60mila-80mila euro) o la sedia «Anneaux» del 1970 circa (15mila-20mila).
In occasione del 25mo anniversario della morte di Charlotte Perriand, l’asta presenterà anche una sezione speciale, «Living with Charlotte Perriand», che riunisce pezzi iconici dell’artista, in particolare una serie di arredi disegnati appositamente per la residenza parigina della famiglia Borot (1958-1971), come un maestoso e rigoroso «passa vivande» smitizzato da elementi esotici, tra cui il bambù (140mila-180mila) e una lunga (più di tre metri) e sottile console polifunzionale (120mila-180mila).
L’offerta femminile si spinge fino alle designer contemporanee Ingrid Donat e Claude Lalanne, quest’ultima consorte dell’ancor più noto François-Xavier del quale la vendita propone alcuni pezzi celeberrimi, come «Mouton de Pierre» (1979) in pietra epossidica e alluminio (200mila-300mila), proveniente dalla collezione di Pierre Bergé, e «Singe SI» (1992 circa) in bronzo dorato (850mila-1 milione), frutto dell’attento studio della statuaria egizia. Tra gli altri punti salienti della vendita risalta una corposa selezione di opere rare di André Arbus dagli anni '40 agli anni '60, provenienti da una famiglia vicina all’artista, nonché una commissione originale di Mattia Bonetti ed Elizabeth Garouste.
All’asta sarà offerta anche una notevole serie di pezzi laccati creati da Jean Dunand, nonché eccezionali opere Art Déco e moderniste come una cassettiera di Marcel Coard (1920 circa) rivestita in «galuchat» (300mila-500mila) e un tavolino da caffè in noce di Robert Mallet-Stevens (80mila-120mila) proveniente da Villa Cavrois a Croix, opera totale realizzata tra il 1929 e il 1932. Nella tornata di 245 lotti figurano esempi italiani degni di nota, come la coppia di applique in ottone patinato di Gio Ponti per Arredoluce, creata per Villa Planchart a Caracas intorno al 1955 e stimata 40mila-60mila euro.

«Specchio Huitre» (1960 ca) di Line Vautrin. © Christie’s

«Letto Tapis Volant» (1968) di Maria Pergay. © Christie’s
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