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Rosso Fiorentino, «Pandora libera i mali dal suo vaso»

© Beaux-Arts de Paris

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Rosso Fiorentino, «Pandora libera i mali dal suo vaso»

© Beaux-Arts de Paris

A Parigi Rosso e Primaticcio, i rivoluzionari di Fontainebleau

Ai Beaux-Arts de Paris una cinquantina di disegni e stampe illustrano l’impresa decorativa del castello di Francesco I 

Il Cabinet d’arts graphiques dei Beaux-Arts de Paris ospita «Rosso e Primaticcio. Rinascimento a Fontainebleau», una mostra (dal 21 ottobre al primo febbraio 2026) che concentra l’attenzione su un nucleo selezionato di opere (una cinquantina di fogli, tra disegni e stampe) e illustra la nascita e la realizzazione dei decori pittorici delle gallerie rinascimentali del castello reale di Fontainebleau, nel sud-ovest di Parigi, dimora dei sovrani francesi da Francesco I a Napoleone III. I fogli provengono dal ricco fondo (oltre 450mila opere) conservato nella scuola parigina, molti non sono esposti da diversi anni e alcuni lo sono per la prima volta. 

I Beaux-Arts de Paris tornano dunque sul grande e ambizioso cantiere che Francesco I (che regnò dal 1515 al 1547) iniziò nel 1527 per trasformare il castello, di cui si era innamorato al punto da farne la sua residenza principale, in una «nuova Roma». Per i decori chiamò artisti italiani di primissimo piano, tra cui Rosso Fiorentino e Francesco Primaticcio, insieme a scultori, stuccatori e incisori francesi e fiamminghi. I lavori riguardarono soprattutto la Galleria Francesco I (iniziata nel 1528), decorata da Rosso con uno stile manierista innovativo per la Francia, e la Galleria di Ulisse (dal 1537), realizzata sotto la direzione di Primaticcio. Ma nel percorso curato da Hélène Gasnault e Giulia Longo non sono solo allestiti gli studi dei due maestri italiani: «La mostra si differenzia da rassegne precedenti dedicate ai disegni di Rosso e Primaticcio o al cantiere di Fontainebleau perché mette in luce anche il lavoro degli incisori che li affiancarono e che furono non solo abili interpreti delle composizioni dei due maestri, ma anche inventori di forme e sperimentatori della nuova tecnica dell’acquaforte, che rinnovarono profondamente», ha spiegato Éric de Chassey, direttore dei Beaux-Arts. 

Da questo punto di vista, il cantiere fu un vero e proprio «laboratorio»: «Sul sito di Fontainebleau, artisti italiani, francesi e fiamminghi hanno intrapreso un dialogo creativo, condividendo modelli, tecniche artistiche e rispettive tradizioni. Pittori, scultori, architetti e incisori, spiega ancora l’istituzione parigina, lavorarono a stretto contatto, scambiandosi forme, motivi e competenze. Questo melting pot artistico diede vita a una grande rivoluzione estetica nell’arte francese, segnata da una secolarizzazione dell’iconografia attraverso l’Antichità e i maestri moderni, e dalla diffusione di forme e processi innovativi, come la tecnica dell’incisione, che ridefinirono i paradigmi dell’arte europea». 

Tra i fogli esposti spicca un raro originale di Rosso Fiorentino sul mito del vaso di Pandora («Pandora libera i mali dal suo vaso»). Lo studio preparatorio, databile intorno al 1536, si colloca nel periodo dei grandi interventi nella Galleria Francesco I e fu ripreso in stampa da Antonio Fantuzzi. Di Primaticcio sono esposti studi anatomici in sanguigna e di drappeggi (come l’«Studio di drappeggi e piedi»), che furono riutilizzati per altre composizioni. Il suo foglio «L’autunno come Bacco» rinvia ai decori allegorici della Galleria di Ulisse. Gli altri artisti furono attivi a Fontainebleau dal 1540. Tra questi, il modenese Nicolò dell’Abate che, pur collaborando in modo stretto con Primaticcio, sviluppò una sua autonomia nei toni e nella composizione, come testimonia il foglio intitolato «Il Parnaso». Tra gli incisori più attivi ci fu il bolognese Antonio Fantuzzi, la cui stampa «Facciata di una grotta rustica», ricca di dettagli, rimanda alla Grotta dei Pini di Fontainebleau. Le sue stampe, come quelle dei colleghi Léon Davent, Juste de Juste e Jean Mignon sono considerate tra le prime acqueforti prodotte in Francia. 

Francesco Primaticcio, «Penelope e Eumeo». © Beaux-Arts de Paris

Luana De Micco, 19 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

A Parigi Rosso e Primaticcio, i rivoluzionari di Fontainebleau | Luana De Micco

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