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Una veduta del salone di ingresso di Palazzo Liviano, in piazza Capitaniato, sede del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Padova

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Una veduta del salone di ingresso di Palazzo Liviano, in piazza Capitaniato, sede del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Padova

A Palazzo Liviano gli arredi di Gio Ponti tornano nel Novecento

Dopo la ristrutturazione delle opere dell’architetto e designer milanese a Palazzo Bo, stanno procedendo i restauri conservativi dei complementi di arredo e delle suppellettili della sede del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università patavina

Cecilia Paccagnella

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A cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento Gio Ponti (Milano, 1891-1979) si trovava a Padova, per realizzare la nuova ala di Palazzo Bo e un nuovo edificio, Palazzo Liviano, rispettivamente sedi della Facoltà di Giurisprudenza e del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università, su iniziativa dell’allora rettore Carlo Anti.

Palazzo Bo, recentemente ristrutturato in occasione dell’anniversario dell’ateneo patavino, fondato nel 1222, ha visto tornare allo splendore originale complementi d’arredo, per un totale di circa 500 elementi. «Si tratta di un omaggio all’identità del nostro ateneo, non a caso portato a termine nell’anno in cui entriamo nel nono secolo di vita», ha affermato la rettrice Daniela Mapelli a fine restauro, nel 2022.

Palazzo Liviano sta invece subendo un trattamento a più fasi, con un primo traguardo raggiunto nel 2023: il progetto dello studio di architettura Rossettini ha valorizzato il design e gli arredi nei locali del secondo piano, sede del Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’Antichità, «operando dove possibile con un restauro conservativo volto a ricostruire le ambientazioni più aderenti al pensiero spaziale e materico di Gio Ponti».

Ora è il turno del primo stralcio di lavori nell’ala che affaccia su piazza Capitaniato, aggiudicato all’azienda veneziana Sinopis restauri, per poco meno di 140mila euro, con contratto di 10 mesi siglato a metà luglio. Le suppellettili interessate comprendono sedie, divanetti, armadi, attaccapanni, portaombrelli, scrivanie, tavoli destinati prevalentemente agli uffici dei docenti e alle ex biblioteche, ma saranno sottoposti a restauro anche librerie, porte e battiscopa, banchi con seduta e lampada integrate, le cattedre sopraelevate e le panche perimetrali.

L’intervento conservativo sugli elementi in legno da parte dell’azienda di Chioggia partirà a settembre, inserendosi in un piano di ristrutturazione dell’edificio complessivo di quattro progetti distinti, ciascuno affidato a professionisti specializzati.

Cecilia Paccagnella, 01 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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