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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl Musée Unterlinden, fondato nel 1853 in un ex convento domenicano del XIII secolo, ha riaperto le porte al pubblico dopo tre anni di lavori di ristrutturazione e ampliamento. È qui che è conservato l’altare di Issenheim, l’opera più importante dell’artista tedesco Matthias Grünewald, che lo realizzò tra il 1512 e il 1516. Il meraviglioso polittico è composto da 14 pannelli su cui sono rappresentati alcuni momenti della vita della Vergine e di sant’Antonio. Al centro, la Crocifissione.
Il museo ha riaperto il 12 dicembre scorso ed è stato inaugurato il 23 gennaio dal presidente François Hollande. Il lavori, costati 44 milioni di euro, sono stati affidati allo studio di architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron (gli stessi che stanno ampliando la Tate Modern di Londra).
Gli spazi espositivi sono raddoppiati (da 4mila a quasi 8mila metri quadrati) con la costruzione di un edificio moderno, dall’aspetto sobrio, collegato a quello antico tramite una galleria sotterranea. Sono ora visibili opere della collezione d’arte moderna, alcune a firma di Soulages, Poliakoff, Dix, Léger, Dubuffet spesso relegate nei depositi.
Nella collezione (che conta 45mila pezzi, di cui 3.300 lungo il percorso) c’è anche un arazzo di circa 7 metri, realizzato nel 1976, ispirato a «Guernica» di Picasso. Ne esistono solo tre al mondo, tra cui quello esposto nella sala del Consiglio di sicurezza dell’Onu, a New York. Il museo spera così di passare da 200mila visitatori annui a 350mila.
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