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Giorgio Guglielmino
Leggi i suoi articoliDurante un’edizione di qualche anno fa di Frieze New York tra grandi opere colorate, e un po’ pacchiane, che affollavano così tanti stand, ricordo che quello che più mi colpì favorevolmente fu vedere tre piccoli acquarelli del pittore belga Raoul De Keyser presentati nello spazio della Galleria Zeno X di Anversa. Erano una delizia in mezzo a tanta confusione. Questo ricordo mi è tornato alla mente alla notizia appena annunciata che purtroppo la galleria a dicembre cesserà di esistere a causa di problemi di salute dei titolari uniti allo stress conseguente alla pressione nella gestione dell’attività.
Fondata nel 1981 dalla coppia formata da Frank Demaegd e Eliane Breynaert, la galleria aveva iniziato l’attività con un occhio di riguardo verso l’architettura e le installazioni, lavorando a stretto contatto con architetti del calibro di Rem Koolhaas. Successivamente l’attenzione si era spostata sulla pittura proponendo artisti di rilievo internazionale come Marlene Dumas, Luc Tuymans e Raoul De Keyser del quale la Zeno X gestisce tuttora l’opera dalla morte dell’artista nel 2012. La galleria aveva conosciuto una importante espansione fino a sdoppiare lo spazio espositivo nel 2020 e forse proprio questo ingrandimento, che ha coinciso con l’inizio della pandemia, non ha reso più facile la sua gestione.
Accanto a tante aperture di nuovi spazi programmate per il prossimo autunno è davvero triste che la Zeno X cessi le attività tra qualche mese, segno che ormai le gallerie d’arte di medie dimensioni, pur con elevati standard qualitativi, faticano a galleggiare in un mare solcato dalle mega «portaerei» come Gagosian, Hauser & Wirth, David Zwirner, eccetera.

Una veduta della Zeno X Gallery di Anversa
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