Wes Anderson regista del Kunsthistorisches

L'autore americano cura una mostra nel museo viennese con opere «in casa»

Wes Anderson e Juman Malouf al Kunsthistorisches Museum. © Khm-Museumsverband
Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Vienna

Continuando la serie di mostre iniziata con il pittore Ed Ruscha nel 2012 e poi con lo scrittore e collezionista Edmund de Waal nel 2016, il Kunsthistorisches Museum di Vienna ha invitato il regista cinematografico americano Wes Anderson (noto per le sue favole bizzarre e nostalgiche, come «I Tenenbaum» del 2001, «Grand Budapest Hotel» del 2014, candidato a 9 Oscar di cui 4 vinti, e «L’Isola dei Cani», film d’animazione del 2018) e la sua compagna, la scrittrice e costumista libanese Juman Malouf (attiva in teatro, cinema e moda in Europa e negli Stati Uniti), a curare negli spazi del museo una mostra il cui unico filo conduttore sia la libera scelta estetica dei curatori prescelti.

Invito certo fra i più stimolanti, ma anche una sorta di fatica di Ercole perché i «curatori per un giorno» debbono selezionare le loro preferite fra oltre quattro milioni di opere d’arte, sia già in esposizione
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