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Paolo Grassino, Senza titolo, 2014, fusione in alluminio

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Paolo Grassino, Senza titolo, 2014, fusione in alluminio

Visioni italiane contemporanee a Shanghai

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Jenny Dogliani

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Shanghai (Cina). Ventinove artisti italiani di età compresa tra i 25 e i 50 anni s’interrogano sul significato dell’arte nella mostra itinerante «Visioni contemporanee», che dopo essere stata nella Certosa di San Giacomo a Capri e nello Spazioborgogno di Milano, arriva a Shanghai nello Spsi (Shanghai Oil Painting & Sculpture Institute Art Museum) dal 27 giugno al 24 luglio. La rassegna è organizzata dall’Igav-Istituto Garuzzo per le Arti visive in collaborazione con Sica, Shanghai International Artist Association, ed è curata da Alessandro Demma. Il percorso restituisce uno spaccato della creatività del nostro Paese attraverso le sculture spettrali e antropomorfe di Paolo Grassino, sospese tra naturale e artificiale e allestite accanto a «Il Prado» di Francesco Jodice, un progetto multimediale in cui l’artista partenopeo tenta di catturare le emozioni suscitate dalle opere esposte nel museo spagnolo. Non mancano, poi, le rappresentazioni del corpo che cambia stato e scompare tra schizzi d’acqua, realizzate da Marzia Migliora e, ancora, lavori di Gianni Caravaggio, Stefano Cagol, Masbedo, Perino&Vele, Francesco Sena e molti altri.

Francesco Jodice, Prado, 2011, video

Marzia Marzia Migliora, Senza titolo (Forever Overhead, foto 3), 2010. Stampa lambda a colori, su alluminio

Paolo Grassino, Senza titolo, 2014, fusione in alluminio

Jenny Dogliani, 25 giugno 2015 | © Riproduzione riservata

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Visioni italiane contemporanee a Shanghai | Jenny Dogliani

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