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È allestita nella medievale Torre del Castello dei Vescovi di Luni fino all’8 ottobre la mostra «Bruce Chatwin… Il viaggio continua», organizzata dal Comune con l’Associazione Chatwin e Maurizio Garofalo. A quarant’anni dall’uscita del libro rivelazione In Patagonia, la rassegna ricorda lo scrittore e viaggiatore britannico (1940-89), che si serviva con sapienza della macchina fotografica per arricchire ulteriormente la sua narrazione verbale.
Appassionato conoscitore dell’arte, nello scattare le fotografie con la sua Leica Chatwin attingeva generosamente a questo suo bagaglio visivo e dava vita a immagini limpide ed efficaci, nelle quali le architetture si trasformavano in pure geometrie, mentre la sua passione per i dettagli documentava al meglio ciò che il lettore avrebbe incontrato negli scritti. Portava costantemente con sé la fotocamera nello zaino, ma solo dopo la morte prematura si scoprì che nei viaggi aveva scattato oltre tremila fotografie.
Alla moglie Elizabeth, che ne ha depositato l’archivio presso l’Università di Oxford, si deve la possibilità di vedere, in questa mostra, anche numerosi scatti inediti in bianco e nero, tra i quali quelli del viaggio compiuto con lei nello Yunnan. Disposte lungo i sette livelli della Torre, le fotografie di Chatwin conducono il visitatore nel mondo intero, chiudendo il percorso con immagini della Patagonia corredate di appunti e annotazioni, come in vista di un reportage.