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Boris e Axel Vervoordt. Foto di Aziz Lamami

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Boris e Axel Vervoordt. Foto di Aziz Lamami

Vervoordt apre un nuovo spazio ad Anversa

Una mostra di Kazuo Shiraga inaugura oggi la galleria a Kanaal, in un'ex distilleria dell'Ottocento

Stefano Luppi

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Kanaal (Anversa). La Axel Vervoordt Gallery è stata fondata nel gennaio 2011 da Boris Vervoordt, figlio di Axel, collezionista e imprenditore belga noto anche in Italia soprattutto per una serie di mostre a Palazzo Fortuny di Venezia (la prossima,  dal titolo «Intuition», si terrà dal 13 maggio al 24 novembre in occasione della Biennale).
Fino a ora la galleria di Boris Axel aveva sede a Vlaeykensgang, quartiere centrale di Anversa, ma da oggi, mercoledì 8 marzo, la famiglia apre un nuovo spazio in una periferia riqualificata, a Kanaal, in un’ex distilleria dell'Ottocento che viene trasformato in un ampio complesso culturale e residenziale. Il luogo ospita anche la Axel & May Vervoordt Foundation che gestisce l’amplissima ed eclettica collezione della famiglia di magnati e collezionisti.

La nuova galleria apre i battenti con una grande retrospettiva sul lavoro di Kazuo Shiraga (1924-2008), visibile fino al 13 maggio, dedicata a uno dei membri più importanti del movimento artistico d'avanguardia giapponese Gutai. In esposizione una vasta selezione di dipinti realizzati nel quarantennio tra il 1960 e la fine degli anni Novanta. Kazuo Shiraga è stato uno degli artisti più espressivi del Gutai, con opere che emanano l'energia spirituale e fisica della materia non solo attraverso dipinti ma anche in performance dal vivo. «Il lavoro di Shiraga, spiega Boris Vervoordt, trasmette lo spirito della cultura giapponese: anche se l'artista ha usato materiali occidentali, il risultato è legato a spiritualità e espressività tipicamente orientali».

La Axel Vervoordt Gallery, che nel 2014 ha aperto uno spazio espositivo anche a Hong Kong, in questi anni si è occupata in particolare di artisti quali Hiroshi Sugimoto, El Anatsui, Roman Opalka, Richard Serra, Antoni Tàpies.

Boris e Axel Vervoordt. Foto di Aziz Lamami

Una veduta della mostra inaugurale

Stefano Luppi, 08 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

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