«San Michele trionfa sul diavolo con il committente Antoni Joan», di Bartolomé Bermejo (particolare), olio e foglia d’oro su tavola del 1468 conservato alla National Gallery

Image

«San Michele trionfa sul diavolo con il committente Antoni Joan», di Bartolomé Bermejo (particolare), olio e foglia d’oro su tavola del 1468 conservato alla National Gallery

Vermiglio fiammeggiante alla National Gallery

Bartolomé de Cárdenas detto Bermejo, figura di cui poco si sa, fu tra i più originali pittori del secondo Quattrocento spagnolo

Fino al 29 settembre la National Gallery, presenta, curata dal direttore Gabriele Finaldi, la versione londinese della mostra «Bartolomé Bermejo: Master of the Spanish Renaissance», dedicata alle poche opere superstiti di uno stupefacente artista del Quattrocento spagnolo, Bartolomé Bermejo. Bartolomé de Cárdenas detto Bermejo, ovvero il Rosso (Vermiglio in italiano), benché figura di cui assai poco si sa, fu tra i più originali pittori del secondo Quattrocento spagnolo, capace di fondere il retaggio del Gotico fiammeggiante con i fermenti visionari e fiamminghi di Bosch, grazie a una carriera pittorica itinerante (dovuta forse alla sua origine di ebreo «converso») che lo portò a contatto con le varie culture dell’Europa d’Oltralpe.

La versione londinese della mostra si focalizza da un lato sulle sei opere di Bermejo mai viste finora fuori di Spagna: in primo luogo la «Desplà Pietà» (1490), così chiamata dal committente Lluís Desplà, arcidiacono della Cattedrale di Barcellona, dove l’opera è sempre rimasta, e il «Trittico della Vergine di Monserrat», proveniente dalla Cattedrale di Acqui Terme (Alessandria), e dipinto nel 1470-75 per il patrizio mercante di sete Francesco della Chiesa, a cui si affiancano quattro pannelli del ciclo di «Cristo Redentore» (anch’essi del 1470-75).

Dall’altro, vero focus della mostra è «San Michele trionfa sul diavolo con il committente Antoni Joan», olio e foglia d’oro su tavola del 1468 conservato alla National Gallery, considerato il più importante dipinto di alta epoca spagnola presente nel Regno Unito ed esposto per la prima volta dopo il restauro, da cui emerge una più ampia leggibilità dell’elaborata tecnica pittorica di Bermejo. Probabile parte di un trittico d’altare dedicato a san Michele per la chiesa omonima di Tous, presso Valencia, è la prima delle venti opere note di Bermejo nei suoi oltre trent’anni di attività, documentata dalla ricevuta autografa del pagamento esposta per la prima volta in assoluto accanto al quadro.

«San Michele trionfa sul diavolo con il committente Antoni Joan», di Bartolomé Bermejo (particolare), olio e foglia d’oro su tavola del 1468 conservato alla National Gallery

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 31 luglio 2019 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Le tappe del restauro dell’opera sono ora ripercorse in un volume, insieme al rapporto tra la pittrice più inneggiata del Seicento italiano e europeo e il committente Michelangelo Buonarroti il Giovane

Il libro di Adele Milozzi è un viaggio biografico tra le vite di granduchi, banchieri, cadetti e principesse, classificato un po’ impropriamente solo come «guida»

Nel Palazzo dei Diamanti l’artefice visionario di realismi impossibili in un allestimento curato da Federico Giudiceandrea e Mark Veldhuysen, presidente della Escher Foundation

In una vendita del 20 marzo verrà battuto il marmo dello scultore veneto raffigurante Maria Luisa d’Asburgo nelle vesti della musa della poesia

Vermiglio fiammeggiante alla National Gallery | Giovanni Pellinghelli del Monticello

Vermiglio fiammeggiante alla National Gallery | Giovanni Pellinghelli del Monticello