
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Una collettiva ispirata agli alberi nella galleria modenese
- Jenny Dogliani
- 18 marzo 2022
- 00’minuti di lettura


«Phosphoros-Alberi» di Nicolò Cecchella
Verde Brillante
Una collettiva ispirata agli alberi nella galleria modenese
- Jenny Dogliani
- 18 marzo 2022
- 00’minuti di lettura

Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliL’albero unisce la terra al cielo, l’arte alla scienza. È lui il soggetto dei dipinti, dei disegni, delle sculture e delle fotografie di dieci artisti esposti nella collettiva «Verde brillante o delle possibilità interpretative del divenire forma», curata da Leonardo Regano per la Galleria Antonio Verolino a Modena, dove è visitabile fino al 9 aprile.
La scritta endings (finali) di Arthur Duff è realizzata con il neon. L’artista modella la luce per dare forma alle relazioni tra natura e artificio. La parola in stampatello minuscolo si curva vergo il basso come una radice in cerca del terreno in cui far germinare la complessità.
La stampa fotografica di Nicolò Cecchella raffigura invece un’intricata e buia foresta di fusti filiformi; ciascuno è contrassegnato da una luminescente striscia verde fosforo che ne mette in risalto forma e linee dando luogo a una composizione geometrica e dinamica.
All’origine della mostra otto serigrafie dell’artista modenese Cesare Leonardi (1935-2021), eseguite per L’Architettura degli alberi,il volume realizzato insieme a Franca Stagi, pubblicato nel 1982: risultato di uno studio di vent’anni sfociato nella trattazione di 220 specie arboricole.
Ai dettagli di fiori, rami, fogliame, alle variazioni cromatiche e formali, all’incredibile catalogo messo a punto dalla natura si ispirano anche le opere degli altri artisti in mostra: Zeno Bertozzi, Andrea Chiesi, Giulia Dall’Olio, Paola De Pietri, Jacopo Valentini e Paolo Ventura.

«Phosphoros-Alberi» di Nicolò Cecchella