«Veduta di Mestre da Venezia» (1871) di Leopold Carl Müller. Foto Johannes Stoll / Belvedere, Vienna

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«Veduta di Mestre da Venezia» (1871) di Leopold Carl Müller. Foto Johannes Stoll / Belvedere, Vienna

Venezia sogno asburgico

Il Belvedere Inferiore di Vienna dedica alla Serenissima una mostra in 3 sezioni e 80 opere, curata da Franz Smola

Tra la fine del ’700 e i primi dell’800 Venezia fu contesa tra Francia e Austria e dal 1815 fino al 1866 divenne parte dell’impero asburgico: mezzo secolo in cui nell’immaginario collettivo a nord delle Alpi la città avanzò a luogo nostalgico che prometteva climi gradevoli, sole, mare, bellezza in tutte le sue forme, cibo squisito e licenziosità, e divenne un magnete per intellettuali, letterati e artisti di elevata caratura, che contribuirono a forgiare l’immagine di Venezia come città unica e imperdibile.

A quella «messa in scena di un sogno», il Belvedere Inferiore dedica fino al 4 settembre una mostra in 3 sezioni e 80 opere, curata da Franz Smola. La prima sezione di «Viva Venezia! L’invenzione di Venezia nel XIX secolo» accende i riflettori sulla pittura del XIX secolo e pone al centro il dipinto «Venezia rende omaggio a Caterina Cornaro»: con i suoi oltre 10 metri e anche per questo raramente esposto, venne realizzato tra il 1872 e il 1873 dal guru della Vienna di quell’epoca Hans Makart.

La seconda sezione indaga i rapporti storici del mondo asburgico con la città lagunare, dove soggiornarono schiere di artisti austriaci che fissarono su tela panorami, persone, episodi di vita quotidiana, mentre la terza sezione è dedicata al vero e proprio mito di Venezia nell’opinione pubblica dell’impero mitteleuropeo: un’idea tanto suggestiva quanto venata di malinconia. Gli artisti selezionati con opere in gran parte del Belvedere sono i maggiori esponenti del periodo Biedermeier, affiancati fra l’altro da Giuseppe Borsato, Giuseppe Molteni, Natale Schiavoni, Francesco Hayez, William Turner.

«Veduta di Mestre da Venezia» (1871) di Leopold Carl Müller. Foto Johannes Stoll / Belvedere, Vienna

Flavia Foradini, 30 marzo 2022 | © Riproduzione riservata

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Venezia sogno asburgico | Flavia Foradini

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