Urbe alla bolognese

Stefano Luppi |  | Bologna

Dal 4 dicembre al 13 marzo Palazzo Fava, decorato dal ciclo di affreschi «Giasone e Medea» di Ludovico, Agostino e Annibale Carracci, ospita la rassegna «Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno. Capolavori bolognesi dai Musei Capitolini» (catalogo edito da Bononia University Press e Nota Bene Company), dedicata alla «stagione d’oro» dell’arte bolognese nell’Urbe. Curata da Sergio Guarino, curatore presso i Musei Capitolini, la rassegna segue, almeno dal punto di vista contenutistico, la recente «Felsina Pittrice» (cfr. n. 350, feb. ’15, p. 30), che raccontava la storia dell’arte bolognese da Cimabue a Morandi.
Organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae, Musei nella Città e Soprintendenza Capitolina ai Beni culturali, la mostra prevede l’esposizione di una trentina di tele dei principali artisti emiliani, Guido Reni e Annibale Carracci in testa, attivi a Roma tra la fine del
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