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Una corona con cinque castelli

Mariella Rossi

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Il Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni Provinciali, diretto da Laura Dal Prà, è una corona di manieri che comprende, oltre al Castello del Buonconsiglio, il Castello di Beseno, il Castel Thun, il Castel Caldes e il Castel Stenico.

I cinque castelli fanno parte della Rete dei Castelli del Trentino, composta da una trentina di manieri pubblici e privati che nel corso dell’estate propongono  visite e spettacoli. Diversi per soluzioni artistiche e architettoniche, collocazione geografica e percorsi di visita, offrono nell’insieme un affresco del periodo medievale e rinascimentale dell’area.

Tra le novità più importanti vi sono la riapertura dopo il restauro di Castel Caldes, il nuovo percorso permanente di Castel Thun, eventi e mostre temporanee. Castel Caldes, in Val di Sole, l’ultimo entrato nel network, inaugura le sale appena restaurate con la mostra «Le scelte di Grezler. Opere antiche della collezione Itas», che presenta fino al 6 novembre la raccolta di dipinti di autori veneti, italiani e fiamminghi dal Cinque all’Ottocento dello storico direttore dell’Istituto assicurativo Itas. Figurano una tavola con Sacra conversazione attribuita a Nicolò de Barbari, «Venere e Vulcano» di Bernardino Nocchi, una battaglia di Antonio Marini e dipinti fiamminghi. 

Negli scorsi mesi, in occasione della conclusione del restauro dei dipinti, la mostra è stata in anteprima nel Castello del Buonconsiglio. Il restauro di Castel Caldes, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza dei beni culturali, prosegue in cinque sale del primo e secondo piano, negli spazi esterni e nella terrazza, mentre le sale al terzo piano sono visitabili già dallo scorso anno.

Il riallestimento di Castel Thun, a cinque anni dalla sua apertura al pubblico avvenuta nel 2010, ne valorizza la natura di dimora arredata con secretaire, cassettoni a ribalta, stipi, divani, comodini stile impero e stufe a olle, aggiungendo nuovi dettagli artistici come sculture, alabastri e candelabri patrimonio del Castello e della sua famiglia. Degni di nota la sontuosa tavola apparecchiata con porcellane e vetri d’epoca e l’archivio di documenti. Accanto a essi ritratti di famiglia di Giambattista Lampi, Giuseppe Maria Crespi,  Camillo Procaccini e Josef Bergler.

Di carattere difensivo, il Castello di Beseno è la più grande e antica fortezza della regione, posta a guardia della Valle dell’Adige lungo l’asse del Brennero. Il 16 luglio è di scena la consueta rievocazione storica di un campo di battaglia cinquecentesco «All’armi, all’armi», che proseguirà sino al 28 agosto ogni sabato e domenica.

Nel Castel Stenico, la direttrice Dal Prà ha infine scelto di esporre fino al 16 ottobre la mostra «Antichi erbari», con rari volumi dal XV al XVIII secolo del Castello del Buonconsiglio e della Biblioteca comunale di Trento, xilografie, incisioni su rame, miniature e tavole ad acquerello raffiguranti piante, fiori, credenze bizzarre, formule magiche e cabale.

Mariella Rossi, 12 agosto 2016 | © Riproduzione riservata

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