Un trittico per orientarsi

Federico Castelli Gattinara |

Nelle tre mostre aperte al MaXXI si parla diffusamente di Oriente. «Unedited History. Iran 1960-2014» (fino al 29 marzo) è una sorta di antologia degli ultimi cinquant’anni di questo complesso e affascinante Paese in oltre 200 opere, in gran parte mai viste prima in Italia. La mostra, ideata dal Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e curata da Catherine David, Odile Burluraux, Morad Montazami, Narmine Sadeg e da Vali Mahlouji per la sezione «Archeology of the Final Decade», è un tentativo di analizzare la trama della cultura visiva iraniana moderna cadenzandola, com’è del resto inevitabile, sui grandi rivolgimenti della storia recente del Paese, dalla modernizzazione sotto il regime autocratico dello scià Reza Pahlevi alla rivoluzione islamica del 1979 guidata dall’ayatollah Khomeini, dai lunghi anni di guerra con l’Iraq di Saddam Hussein fino ai giorni nostri. La mostra si compone
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