Tutti insieme a guardare nelle 45 casse di Ginevra

Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Presentate dopo annunci e ritardi le migliaia di reperti archeologici riconducibili all’antiquario Robin Symes. Forse eccessiva la stima di 9 milioni

Con l’Operazione «Antiche dimore» sono tornate a casa e finalmente sono state presentate le quarantacinque casse di reperti etruschi e romani rintracciate al Porto Franco di Ginevra nel 2014 e rientrate in patria lo scorso gennaio, riferibili all’antiquario inglese Robin Symes. È da tempo ormai che la collaborazione tra Italia e Svizzera dà frutti importanti, grazie a una serie di accordi, rogatorie e cooperazioni sempre più efficaci, e altri ancora ne darà in futuro, svelando magari nuovi meandri di quel pozzo di misteri che è il Porto Franco di Ginevra.

A presentare i reperti c’erano tutti i «big» coinvolti: il ministro Dario Franceschini, il generale Mariano Mossa che guida i Carabinieri del Tpc-Tutela Patrimonio Culturale, l’ambasciatore svizzero
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