Transfert dal quadro al giardino

Henri o Charles Beaubrun, Ritratto di Anne Vialar detto «La Dame de Courances» (particolare), 1660 ca
Luca Scarlini |

La pittura e il giardino nella storia dell’arte e del paesaggio si cercano e si sottraggono, si inseguono e si discostano. I grandi architetti del verde hanno sempre voluto sostenere la maggiore importanza della loro arte, perché basata sulla realtà e non sulla rappresentazione, ma gli artisti, da parte loro, hanno ribadito sempre di essere meglio in grado di rendere lo spirito dei luoghi, fornendo modelli dal vasto impatto. Su questa affascinante, multiforme e complicata diatriba riflettono efficacemente i saggi pubblicati nel volume De la peinture au jardin, frutto di un convegno organizzato dall’Académie de France a Villa Medici a Roma nel 2011.

Sono contributi dedicati a temi di ricerca diversi, tra Italia, Francia, Inghilterra, Giappone e Stati Uniti, che pongono al centro dell’analisi (spesso condotta su materiali iconografici poco noti, di cui il volume fornisce un ricco apparato) la
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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