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Terre nomadi

Stefano Luppi

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«Stili di vita europei attraverso la ceramica. Dal barocco ai giorni nostri» è una mostra aperta dal 23 aprile all’11 settembre presso il Museo Internazionale delle Ceramiche: attraverso gli oggetti esposti, circa duecento, è possibile ricostruire una storia europea non solo delle forme, ma anche della storia industriale di Italia, Spagna e dell’Est europeo dal XVII secolo a oggi.

Nel Seicento Faenza divenne il punto di riferimento per la ceramica in tutta Europa tanto che, con i suoi «bianchi», fece di «faïence» il sinonimo di maiolica. Da allora in poi l’oggetto ceramico diventò centrale per le nuove abitudini alimentari (ordinati in mostra ci sono i servizi legati alla diffusione in Europa delle bevande esotiche caffè e cioccolata).

Successivamente nel XIX secolo si diffuse il gusto per i decori rococò (Boemia), rinascimentali e orientaleggianti, mentre il secolo seguente vide trionfare l’Art Nouveau e il Déco, imponendo il design e l’oggetto realizzato in serie. Nella prima metà del Novecento la ceramica diventa infatti elemento d’arredo di palazzi e mobili, nascono le grandi manifatture, mentre dal secondo dopoguerra nell’intera Europa si diffonde a livello popolare l’uso della piastrella industriale nei bagni e nelle cucine rendendoli più igienici.

La rassegna è stata organizzata dal progetto europeo «Ceramics and its dimension» che coinvolge 11 Paesi europei: l’appuntamento odierno è l’unica tappa italiana di un tour internazionale; successivamente toccherà al Potteries Museum & Art Gallery di Stoke-on-Trent in Inghilterra (1 ottobre-6 gennaio 2017) e infine all’Estonian Museum of Applied Art and Design di Tallin in Estonia (22 gennaio-30 aprile 2017).

Stefano Luppi, 14 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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Terre nomadi | Stefano Luppi

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