Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliBonioni arte propone fino al 29 novembre, una collettiva intitolata «Tensioni», che raccoglie le opere di venticinque artisti italiani e stranieri attivi dagli anni Cinquanta a oggi. Il titolo della mostra deriva da quello di un’opera di Paolo Cotani, realizzata nel 2007 e costituita da cinghie montate su una struttura in acciaio: «Si tratta, spiega il gallerista, di tensione del segno, tensione verso l’infinito, tensione elettrica che percorre tante opere realizzate a partire dalla metà del ’900».
Il percorso è scandito da una composizione di Mario Radice, da dipinti di Giuseppe Capogrossi, André Masson, Georges Mathieu, Mario Nigro e Achille Perilli, d alcuni lavori degli anni Settanta di Sam Francis, Hans Richter, Mario Schifano e Giulio Turcato, da lavori di Emilio Scanavino e Daniel Spoerri degli anni ’80, da un volto realizzato a matita su tavola di Omar Galliani e poi da sculture a muro di Eduard Habicher e ceramiche smaltate di Giorgio Laveri. Presenti anche opere di Mirko Baricchi, Marco Bolognesi, Giacomo Cossio, Josè Demetrio, Marco Ferri, Fosco Grisendi, Pietro Iori, Luca Moscariello e Simone Pellegrini.
Altri articoli dell'autore
Nella città della Ghirlandina, promossa anche da un flusso turistico in aumento, fervono i cantieri per trasformare edifici storici in sedi culturali: in testa la sconfinata Fondazione Ago, ex ospedale del ’700 i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2029. Quel che sembra mancare, però, è una «classe dirigente culturale», in grado di fornire coerenza e consistenza scientifica alle proposte, in rapporto anche all’importante tradizione modenese
Dopo aver guidato l’istituzione per oltre vent'anni e aver coordinato il sito Unesco «Cattedrale, Ghirlandina e Piazza Grande» verrà sostituita da un dirigente regionale
Il fotografo milanese si racconta in occasione di una mostra in corso a Modena: «Ho un po’ di ossessioni, temi che mi trascino dai tempi della scuola: Prima e Seconda guerra mondiale, scritte, macchie sui muri, case con forme particolari, costumi e persone, come suore, preti, carabinieri, clown, giocolieri. M’interessa anche chi inciampa, ex voto, diari e pure chi si macchia con il sugo»
A Ravenna la manifestazione si articola in varie sedi: il MAR, la Biblioteca Classense, l’Accademia Statale di Belle Arti, gli Antichi Chiostri Francescani ecc.