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Temporanee record

Mariella Rossi

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Collezioni, programmi e attività dei Musei di Ascona

Per la nuova sede dei Musei di Ascona diretti da Mara Folini, il 2016 è l’anno dei record. Il Castello San Materno, recentemente restaurato dal Comune di Ascona come spazio espositivo, al suo secondo anno di apertura ha triplicato i visitatori. Esaminando il dato emerge un considerevole aumento degli ingressi dei ticinesi, preceduti dai confederati (in particolare della Svizzera tedesca) ed è raddoppiato il numero degli italiani. Tale successo si deve alla prima mostra ospitata nel Castello San Materno, che ha subito innescato un programma annuale, in collaborazione con la Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten di cui il museo conserva la collezione. 

Intitolata «Giorgio Morandi. Forme, colori, spazio, luce. Pitture, acquerelli, disegni, incisioni» e terminata lo scorso 18 settembre, la retrospettiva dedicata al pittore e incisore bolognese ha presentato per la prima volta insieme trenta opere della collezione privata di Franz Armin Morat del Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft di Friburgo in Brisgovia: 15 disegni e 11 acqueforti dagli anni Venti ai Sessanta, un acquarello e tre nature morte su tela. Permanentemente esposte nel museo, le opere della collezione della Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten provengono invece da varie correnti artistiche di area tedesca: dall’Impressionismo di Max Liebermann all’Espressionismo della Brücke, del Blaue Reiter con opere, tra gli altri, di Ernst Ludwig Kirchner, Emil Nolde e August Macke.

Non manca inoltre il riferimento alle comunità artistiche di inizio Novecento in fuga dal mondo industrializzato, come documentano opere di Fritz Overbeck, Hans am Ende, Otto Modersohn e Paula Modersohn-Becker della colonia di Worpswede nella bassa Sassonia, una vicenda simile alla colonia del Monte Verità che nella medesima epoca ha attirato ad Ascona numerosi artisti e intellettuali. Ed è compito del Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona e della direttrice Mara Folini valorizzare tale identità, un’operazione condotta con successo, come conferma la fiducia nel museo che riceve costantemente in dono fondi e opere di autori internazionali qui attivi.

Il risultato dell’impegno del museo in un assiduo lavoro di ricerca e di archivio sfocia in mostre e pubblicazioni che pongono l’attenzione anche su figure meno note ma fondamentali nella cerchia internazionale di Ascona. Punto di riferimento per conoscere gli artisti che per decenni hanno animato il borgo di Ascona, il museo ha attivato un circolo virtuoso grazie al quale le opere da studiare e valorizzare sono offerte in donazione dagli autori e dagli eredi, incrementando così la Collezione del Comune di Ascona e ribadendo l’origine del museo fondato nel 1922 su iniziativa degli artisti, in particolare dello svizzero Ernst Kempter e della pittrice russa Marianne von Werefkin.

Tra le donazioni degli ultimi venti mesi: il Fondo Anna Iduna Zehnder, costituito da 130 quadri, 10 libretti di schizzi, disegni, fotografie e documenti scritti; il Fondo Ernst Frick, composto da 12 quadri e numerosi disegni; il Fondo Jakob Flach, con numerosi scritti, documenti e disegni e il Fondo P. Osswald-M.Osswald Toppi. A questi si aggiungono opere tra cui due quadri e tre disegni di Italo Valenti, cinque quadri di Annie Bodmer e otto quadri di Erhard Gull.

Mariella Rossi, 19 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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