Tatua la statua
Fabio Viale espone fino al 7 agosto in una mostra organizzata da Poggiali e Forconi in due sedi, il complesso post industriale dell’Ex Marmi e lo spazio espositivo della galleria in via Garibaldi 8. Va in scena un suo nuovo progetto, «Punk», un titolo che si riferisce al significato originario del termine, che indica cose da quattro soldi, di scarso valore, e che crea subito uno stridore semantico con la preziosità del materiale usato, il marmo. Un materiale che Viale (Cuneo, 1975) riesce a far apparire nei suoi lavori morbido e sinuoso, e con il quale rappresenta oggetti tipici della quotidianità, che però rimandano sempre ad altro, con un effetto destabilizzante e paradossale, giocando sulla strategia dell’equivoco tra solennità e leggerezza. Tre sono le sculture inedite (tutte del 2015) che, alla Ex Marmi, rimandano all’iconografia classica, ma il cui significato aulico è ribaltato: la superficie di
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