Sulle tracce di Andrea De Leone

Si deve a Miriam Di Penta il primo catalogo ragionato dei dipinti e dei disegni dell'artista attivo nel Seicento tra Napoli e Roma

La copertina del volume
Federico Castelli Gattinara |

Non è facile districarsi in quella intrecciata produzione artistica del Seicento tra Napoli e Roma in cui visse e operò Andrea De Leone (1610-1685), di cui è appena uscito per De Luca Editori d’Arte il primo catalogo ragionato dei dipinti e dei disegni, introdotto da un puntuale «saggio di ricostruzione» firmato da Miriam Di Penta, che da anni, dottorato di ricerca compreso, si occupa dell’artista.

I problemi nascono fin dal nome, con variazioni e ambiguità persino nella grafia delle opere da lui firmate, e comunque le fonti scritte che lo riguardano sono molto scarse. Della studiosa ricordiamo già interventi come Due inediti di Andrea De Leone. Nuove riflessioni sul «Poussin-Castiglione-De Leone Problem» del 2010 e Novità sul soggiorno di Andrea De Leone a Roma (1630) compreso nel volume su I pittori del dissenso uscito a fine 2014 e da noi recensito. Li cito perché lo snodo dei rapporti con
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© Riproduzione riservata Andrea De Leone, Trionfo degli elefanti nel circo, sanguigna acquarellata su carta, Parigi, Musée du Louvre Andrea De Leone, Ratto d’Europa, olio su tela, Lille, Palais des Beaux-Arts Andrea De Leone, Studio di nudo maschile seduto che guarda verso destra, sanguigna su carta, Windsor Castle Andrea De Leone, Battaglia fra ebrei e amalechiti, olio su tela, Napoli, Museo di Capodimonte Andrea De Leone, Tobia seppellisce i morti, sanguigna, penna e inchiostri bruno acquarellato su carta, Londra, Victoria & Albert Museum Andrea De Leone, Tobia seppellisce i morti, olio su tela, New York, Metropolitam Museum
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