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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliSi inaugura il 14 novembre, completamente rinnovata e finalmente accessibile, l’ala meridionale del Museo civico Giovan Battista Cavalcaselle che custodisce una preziosa raccolta di affreschi e materiale lapideo proveniente da palazzi, monumenti cittadini, edifici religiosi nonché archivi fotografici e spazi dedicati al restauro.
L’intervento di recupero, consolidamento statico (ultimato nel 2012) e allestimento, frutto della collaborazione tra il settore Edilizia Pubblica Monumentale, l’architetto Valter Rossetto e la Direzione Musei d’Arte e Monumenti (Paola Marini e Alba Di Lieto), ha comportato una spesa di 2,24 milioni di euro tra fondi comunali e regionali.
Al piano terra è stata ricavata una sala polifunzionale mentre sotto il porticato del chiostro hanno trovato collocazione sei statue originali un tempo parte del recinto delle Arche scaligere (raffigurano le Virtù e le personificazioni delle città di Verona e Vicenza). Al primo piano il nuovo allestimento consente l’aumento dell’offerta espositiva permanente con un percorso cronologico a partire dall’anno Mille. Oltre a frammenti lapidei, iscrizioni, capitelli, patere, mensole provenienti da edifici religiosi distrutti coevi al ciclo della grotta di San Nazaro (955-XII secolo) qui ricollocato e ricomposto, trovano spazio 11 imponenti sottarchi (nella foto) con ritratti di imperatori romani realizzati da Altichiero a partire dal 1364 e provenienti dal Palazzo scaligero di Cansignorio. La recente soluzione allestitiva con un sistema a sospensione ne ripropone la configurazione originaria, consentendone una lettura dal basso.
A caratterizzare il secondo piano, un lungo fregio continuo affrescato da Jacopo Ligozzi (1547-1627) per una sala di Palazzo Fumanelli, che raffigura la «Cavalcata di Carlo V e Clemente VII a Bologna». Staccato e donato ai Musei Civici a fine Ottocento si compone di tredici grandi frammenti in tutto che si estendono in un ciclo di ben trenta metri.
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