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Stefano Luppi
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Dopo avere ottenuto i voti per il suo secondo mandato da sindaco, Virginio Merola 61 anni, ha costituito la sua «squadra» di governo locale, composta da nove membri. L’assessore alla Cultura della giunta «dem» guidata dal confermato Merola è Bruna Gambarelli, 49 anni, politicamente vicina all’ex assessore regionale e comunale Alberto Ronchi ed entrata in Giunta come sorpresa dell’ultima ora. Laureata al Dams, si occupa professionalmente di teatro: ha gestito per anni con l’associazione Laminarie lo spazio «Dom» nel quartiere periferico Pilastro: «Terremo presente il lavoro nelle periferie e lavorerò con tenacia e passione», le sue prime parole.
A sorpresa, dunque, non viene confermato il precedente assessore Davide Conte (a lui le deleghe di Bilancio e partecipazioni), ma soprattutto non assurge al ruolo Matteo Lepore del Pd, recordman di preferenze nell’urna sotto le Due Torri, a cui vanno Economia e Sport lasciando Marketing e Turismo. La Gambarelli trova sul suo tavolo dossier importanti.
La città sta restaurando larga parte del suo patrimonio storico, a partire dal simbolo cittadino, la Fontana del Nettuno, che verrà valorizzato a lavori finiti grazie anche a una nuova illuminazione dello spazio tra Palazzo d’Accursio e Palazzo Re Enzo. Il progetto di conservazione della fontana del Giambologna è ufficialmente partito il 29 giugno. Altro tema riguarda i musei comunali raccolti nella Istituzione Bologna Musei: i numeri dei visitatori sono in crescita, ma occorrerà capire che cosa accadrà alla direttrice Laura Carlini Fanfogna, il cui contratto scade in autunno. E il Comune dovrà anche chiarire i rapporti con la Fondazione Genus Bononiae di Fabio Roversi Monaco relativamente ai graffiti strappati di Blu e affidati alla associazione Italian Graffiti: l’ex rettore vorrebbe donarli al Comune che però pare non volersi accollare questo patrimonio, fonte di polemiche da parte dello stesso artista.
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