Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliL’economia della cultura e della creatività in Italia continua a essere un settore trainante, importante anche dal punto di vista lavorativo, come attesta l’ultimo rapporto Symbola «Io sono cultura 2016. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi» presentato da Unioncamere, presieduta da Ivan Lo Bello, e dalla Fondazione per le Qualità Italiane, presieduta da Ermete Realacci.
Il documento, confezionato da 40 collaboratori, spiega attraverso numeri e grafici che il sistema culturale del Bel Paese è vicino ai 90 miliardi di euro e presenta un indice di moltiplicazione pari a 1,8 volte, coinvolge 1,5 milioni di persone (il 6,1% della forza lavoro) in circa 400mila imprese che contribuiscono al 17% del Pil.
Considerando l’intera «soft economy», l’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione che dalla cultura traggono linfa creativa e competitività si arriva alla cifra monstre di 249,8 miliardi di euro. Le sole imprese culturali producono, da sole, quasi 33 miliardi di valore aggiunto, ossia il 36,6% della ricchezza generata, e tra le regioni trainanti ci sono Lazio, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Marche, Emilia Romagna e Toscana.
Altri articoli dell'autore
Palazzo Montani Leoni a Terni ospita 45 delle oltre 1.100 opere della fondazione: un viaggio di otto secoli dal Medioevo al Rinascimento fino alle avanguardie del Novecento
L’ala nuova di Palazzo dei Musei ospita 50 dipinti provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma
Un recupero complessivo della Rocca estense ha ovviato ai danni del terremoto e al dissesto strutturale causato da un improvvido intervento degli anni Settanta
A Palazzo da Mosto progetti, disegni, appunti, corrispondenze e fotografie illustrano la nascita della città contemporanea



