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Due mostre con opere provenienti dal nucleo del Museo Novecento
- Laura Lombardi
- 12 agosto 2020
- 00’minuti di lettura


Mario Mafai «Autoritratto» (1928). Museo Novecento, Firenze
Solo con Mafai e Duel con Scipione
Due mostre con opere provenienti dal nucleo del Museo Novecento
- Laura Lombardi
- 12 agosto 2020
- 00’minuti di lettura

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliIl Museo Novecento conferma la sua vitalità, nonostante la crisi post Covid-19, e l’impegno del direttore Sergio Risaliti di mantenere viva la vocazione del museo, valorizzando la collezione permanente e promuovendo il lavoro di giovani artisti. Due nuove mostre fino al 12 ottobre: al primo piano, per il ciclo «Solo», «Mafai è come sempre Solo», con opere di Mario Mafai provenienti dalle collezioni civiche e quindi in primis dalla raccolta di Alberto Della Ragione, nucleo del museo.
Un progetto pilota realizzato per la prima volta in collaborazione con i laureandi in Storia dell’arte dell’Università di Firenze del corso di Giorgio Bacci, e che sottolinea il rapporto stretto tra Mafai e il collezionista Della Ragione, ingegnere già appassionato d’arte ma che decide dal 1938 di dedicarsi al mecenatismo di giovani artisti.
In mostra troviamo capolavori quali il celebre «Autoritratto» (1928), «Demolizioni» (1932), «Fiori secchi» (1937), e «Fantasia» del 1940. Quest’ultimo, pur nel titolo che potrebbe associarsi a qualcosa di piacevole, è invece una dolorosa rappresentazione, concepita negli anni in cui il pittore con la moglie Antonietta Raphaël trova rifugio dalle persecuzioni razziali nella villa del suo mecenate a Quarto dei Mille.
Per il ciclo «Duel» troviamo la mostra che è rientrata tra i sei vincitori del bando del Ministero dei Beni culturali per i migliori progetti curatoriali dell’anno «Francesca Banchelli. I cani silenziosi se ne vanno» in dialogo con un’opera di Scipione, «Apocalisse», conservata nel museo: la giovane artista (1981), che lavora anche a Londra, opera con molti media, ma predilige la pittura, in una linea che unisce Mafai e Scipione agli artisti dell’espressionismo anni Ottanta e ai linguaggi internazionali degli ultimi anni, con puntuali riferimenti all’ambiente e alla crisi contemporanea.

Mario Mafai «Autoritratto» (1928). Museo Novecento, Firenze