Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana al Prado
La pinacoteca riunisce per la prima volta le opere delle due pittrici italiane, protagoniste del Rinascimento europeo nonostante gli stereotipi e lo scetticismo dell’epoca

«Nel Cinquecento essere donna e pittrice era motivo di meraviglia e sorpresa, ma nel XXI secolo l’opera delle donne non può più essere trattata come un’anomalia, deve essere contestualizzata e valorizzata esattamente come quella degli uomini». Lo afferma Leticia Ruiz, a capo del Dipartimento di Pittura spagnola del Rinascimento del Prado e curatrice della mostra «Storia di due pittrici: Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana», che inaugura la stagione del museo madrileno il 22 ottobre.
Aperta fino al 2 gennaio, riunisce 65 opere delle due pittrici italiane che riuscirono a vincere gli stereotipi e lo scetticismo della società dell’epoca, conquistando notorietà e riconoscimento in vita, «nonostante e, al tempo stesso, proprio per il fatto di essere donne, afferma la Ruiz. Sofonisba e Lavinia rappresentano le due facce di una stessa medaglia. Pittrici di grande talento, raggiunsero la fama per
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