Silenzio assoluto al Guggenheim

Nicola Pirulli |  | New York

Si intitola «Psad Synthetic Desert III» l’installazione ideata da Doug Wheeler (Globe, Arizona, 1939) per creare il silenzio assoluto. O quasi. Ospitata fino al 2 agosto nel Guggenheim Museum di New York, è un’opera la cui gestazione parte nel lontano 1971, all’interno del lavoro di ricerca e sperimentazione di Wheeler sulle percezioni sensoriali.


La stanza semianecoica, costruita con la sponsorizzazione di Basf Corporation e la cui realizzazione ha impegnato per due anni l’artista insieme a Francesca Esmay, conservatrice, Jeffrey Weiss, senior curator, e Melanie Taylor, a capo dell’Exhibition Design, è composta da 400 piramidi e 600 cunei di espanso flessibile di resina melamminica a cellule aperte, in grado di abbassare il «rumore» della sala fino a 10-15 decibel. Per farsi un’idea, il silenzio solitamente misura 30 decibel, le metropolitane di New York generano più di 80 decibel.

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