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Shirin imperiale

Federico Castelli Gattinara

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Sono l’iraniana Shirin Neshat per la pittura, il ghanese El Anatsui per la scultura, lo spagnolo Rafael Moneo per l’architettura, il senegalese Youssou N’Dour per la musica e lo statunitense-lettone Mikhail Baryshnikov per il teatro/cinema i vincitori 2017 del Praemium Imperiale, istituito nel 1988 in occasione del centenario della Japan Art Association, che sarà consegnato per questa XXIX edizione il 18 ottobre a Tokyo.

Gli artisti, «premiati per i risultati conseguiti, per la loro influenza sul mondo dell’arte a livello internazionale e per il contributo alla comunità mondiale», riceveranno un premio di 15 milioni di yen (117mila euro circa), un diploma e una medaglia conferiti direttamente dal principe Hitachi, patrono onorario dell’associazione. Andranno ad aggiungersi ai 144 artisti già insigniti del premio.

Gli italiani sono gli artisti Cecco Bonanotte, Enrico Castellani, Umberto Mastroianni, Mario Merz, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro e Giuliano Vangi, gli architetti Gae Aulenti e Renzo Piano, oltre a Luciano Berio, Maurizio Pollini, Federico Fellini, Sophia Loren.

La Borsa di studio per giovani artisti è andata alla libanese Maya Zbib, fondatrice e presidente della Zoukak Theatre Company.

Federico Castelli Gattinara, 06 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

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Shirin imperiale | Federico Castelli Gattinara

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