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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliVenetian Heritage. 2016-1999, Restauro e promozione del patrimonio artistico è il titolo della pubblicazione recentemente data alle stampe da Marsilio (112 pp.) che ripercorre 16 anni di attività di Venetian Heritage, l’organizzazione internazionale che dal 1999 si adopera per la salvaguardia del patrimonio veneziano nell’ambito del programma congiunto Unesco-Comitati privati internazionali.
Suddiviso in tre parti (Restauri 2016-2011; Restauri 2010-1999; Mostre e Pubblicazioni), il volume approfondisce ciascun restauro in singole schede illustrate contenenti anche la storia dell’opera restaurata (situata a Venezia o nei territori un tempo rientranti nel dominio della Serenissima come Croazia e Grecia) e illustra le altre attività di Venetian Heritage, quali mostre temporanee, pubblicazioni e interventi diversi.
Tra questi l’allestimento delle prime cinque sale della nuova ala delle Gallerie dell’Accademia (maggio 2015), le indagini conoscitive e il progetto preliminare per il restauro e l’ampliamento del Museo Ebraico, il cofinanziamento di mostre e dei relativi cataloghi (tra le più recenti «Venezia, gli Ebrei e l’Europa», Palazzo Ducale, in corso sino al 13 novembre; «Geminiano Cozzi e le sue porcellane» a Ca’ Rezzonico; «Aldo Manuzio. Il Rinascimento di Venezia», Gallerie dell’Accademia) e le esposizioni organizzate direttamente.
L’ultimo restauro, che si è concluso lo scorso settembre e ha interessato il monumento funebre a Nicolò Orsini (1514) nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, è stato preceduto dalle statue di Marte, Adamo ed Eva di Antonio Rizzo a Palazzo Ducale (1472 ca) e da svariati arredi lignei, oggetti liturgici, dipinti, sculture, edifici sacri o cappelle come quella del beato Giovanni Orsini nella Cattedrale di San Lorenzo a Traù (Croazia). In tutto oltre 7 milioni di euro di cui 2 solo nell’ultimo anno e mezzo. «Un compendio, lo ha definito Renata Codello alla guida del Segretariato regionale dei Beni culturali, per un racconto corale di storie e vicende, esempio di tutela condivisa».
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