Alla sua ventottesima edizione il SI Fest punta sul fascino e il mistero. È «Seduzione» il titolo scelto dal direttore artistico Denis Curti, che torna per la terza volta a guidare la rassegna, individuando in questo tema la traccia su cui strutturare le numerose mostre (aperte fino al 29 settembre) e gli appuntamenti delle giornate inaugurali (dal 13 al 15).
Seduzione intesa in senso lato, senza chiudersi unicamente nella sua declinazione più tradizionale legata al rapporto fra uomo e donna, ma piuttosto come luogo «della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e della sparizione», per citare una frase di Jean Baudrillard su cui si articola il concept del festival. Fra gli autori invitati, tutti dell’ambiente fotografico italiano, troviamo Marco Craig, Toni Thorimbert, Lady Tarin, Guido Harari, Alizia Lottero, Cesare Cicardini e tanti altri.
Una mostra è dedicata anche alla passione collezionistica di Pier Luigi Gibelli, mentre Chiara Fossati espone «Il villaggio dei fiori», progetto sui meccanismi di interazione sociale nati nella periferia milanese, grazie al quale ha vinto il Premio Marco Pesaresi 2018. Non mancano le tradizionali letture portfolio in piazza e la sezione «Si Fest OFF», che festeggia i primi 10 anni con il tema «Modi di costruire il mondo».
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