Ferdinando Scianna, «Marpessa. Caltagirone, 1987», © Ferdinando Scianna

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Ferdinando Scianna, «Marpessa. Caltagirone, 1987», © Ferdinando Scianna

Scianna: vi racconto me stesso

Al San Domenico 50 anni di carriera del fotografo siciliano

Con circa duecento scatti in bianco e nero, il 22 settembre inaugura ai Musei di San Domenico «Il viaggio il racconto la memoria», mostra antologica che ripercorre i cinquant’anni di carriera di Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943). Curata da Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, organizzata da Civita Mostre e promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e da Civitas, in connessione con la Settimana del Buon Vivere, sarà visitabile fino al 6 gennaio (catalogo Marsilio).

Articolata in cinque sezioni, la mostra attraversa le numerose tematiche affrontate da Scianna a partire dagli anni Sessanta, quando ha iniziato a ritrarre i suoi concittadini di Bagheria, alle porte di Palermo, e a documentare le tradizioni religiose siciliane, raccogliendo le fotografie in due libri, Quelli di Bagheria e Feste religiose in Sicilia divenuti immediatamente due classici. Da quel primo esordio, il suo percorso professionale si è arricchito di incontri e successi, che lo hanno portato a essere, nel 1983, il primo italiano presente nella celebre agenzia Magnum, e a sviluppare anche significative esperienze nel mondo della moda, in particolare quella con Dolce & Gabbana con l’iconica presenza di Marpessa.

Uno sguardo da reporter, che si sofferma sull’attualità, la guerra, i viaggi, sempre con l’intenzione primaria di raccontare il mondo così come appare: «Ho sempre considerato di appartenere al versante dei fotografi che le immagini le trovano, quelle che raccontano e ti raccontano, come in uno specchio». Non mancano alcune ossessioni tematiche ricorrenti, come gli specchi appunto, gli animali, le cose e una sezione dedicata ai numerosi ritratti che ha realizzato ad amici illustri, protagonisti del panorama culturale e artistico nazionale e internazionale del Novecento come Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, mentore e modello etico ed estetico, Jorge Louis Borges. Tramite l’audioguida, Scianna stesso racconterà il proprio percorso e il suo modo di intendere la fotografia.

Dopo Forlì la mostra sarà proposta in altre città in Italia, a partire da Palermo e Venezia, e all’estero.

Ferdinando Scianna, «Marpessa. Caltagirone, 1987», © Ferdinando Scianna

Monica Poggi, 21 settembre 2018 | © Riproduzione riservata

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