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«Anime morte» (1988), xilografia di Gianfranco Schialvino

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«Anime morte» (1988), xilografia di Gianfranco Schialvino

Schialvino e Verna: poeti e natura in bianco e nero

All'Accademia di Belle Arti di Brera il percorso parallelo dei due artisti

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Dall’11 settembre all’11 ottobre l’Accademia di Belle Arti di Brera presenta una mostra di opere xilografiche di Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, artisti tanto innamorati della xilografia da fondare, nel 1986, l’associazione «Nuova Xilografia» e da dar vita, dieci anni dopo, alla rivista «Smens», stampata con caratteri di piombo e illustrata con tavole xilografiche appositamente incise.

La mostra «Gianfranco Schialvino & Gianni Verna. Xilografie (1978-2018)», presentata da Claudio Cerritelli e dal direttore generale di Brera, James Bradburne, esibisce il percorso parallelo dei due artisti, evidenziando la specificità di ognuno: giocate sui chiaroscuri e dotate di un’immediatezza espressiva che traduce la natura in segni sintetici, le tavole di Schialvino; più legate alla poesia quelle di Verna, che spesso rilegge la natura trasfigurandola attraverso le parole di poeti come D’Annunzio e Montale.

Ad accomunarli sono la grande sapienza tecnica e la conoscenza delle potenzialità del blocco di legno: un sapere antico che si coniuga con la grande capacità d’innovazione di entrambi.

«Anime morte» (1988), xilografia di Gianfranco Schialvino

Ada Masoero, 10 settembre 2019 | © Riproduzione riservata

Schialvino e Verna: poeti e natura in bianco e nero | Ada Masoero

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