Sannitico e poi romano

Si conferma prodigo di sorprese il santuario di Pietrabbondante nel Molise

Stefano Miliani |  | Pietrabbondante (Is)

«Abbiamo appena trovato un sacello di un culto pagano dai lati di circa quattro metri contenente la base di una grande statua, asportata in antico, e un altare. Lo scavo ne ha rivelato il rito di chiusura e di distruzione dopo l’anno 406 d.C., come dimostrano le monete lì rinvenute», esclama entusiasta al telefono dai declivi appenninici Adriano La Regina.

L’archeologo, insieme con studenti dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’arte (Inasa) che presiede, continua infatti le ricerche sul sito sannitico poi inglobato dai Romani. Aveva lanciato l’allarme, un anno fa, per la mancanza di fondi.

Il crowdfunding via web ha dato esiti positivi, benché La Regina ritenga che ripeterlo non darebbe molti frutti. Se la caccia ai fondi non finisce, un accordo tra Mibact e Ministero delle Infrastrutture siglato a maggio su «75 cantieri della cultura» destina a Pietrabbondante un milione di
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Stefano Miliani