Ruspe anche in Nubia

Dario Del Bufalo |  | Nubia

Nel numero passato (cfr. n. 369, nov. ’16, p. 29) ci siamo occupati della distruzione di Stato in Giordania (precisamente nell’Oasi di al-Azraq) di alcuni siti archeologici, a mezzo di enormi ruspe, che per tracciare strade e infrastrutture o per cavare pietrisco spazzano via interi nuclei e resti di villaggi protostorici, visibili perfino dal satellite e dalle caratteristiche forme circolari, molto simili ai nostri agglomerati nuragici.

Questa volta ci occupiamo di una pratica analoga operata nel Sudan del Nord, ma non si capisce chi la stia mettendo in atto: se il Governo, i militari o compagnie private. Nella zona del Wadi Allaki nel 1989 il Cerdo (Centro Ricerche del Deserto Orientale) aveva scoperto l’importantissimo sito della perduta città di Berenice Pancrisia (Berenice tutta d’oro), una città di quasi diecimila lavoratori nel mezzo del deserto nubiano creata apposta per l’estrazione
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