Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Ercole e Nesso

Image

Ercole e Nesso

Roma, restaurata la Sala delle fatiche di Ercole a Palazzo Venezia

Stefano Luppi

Leggi i suoi articoli

Roma. Martedì 23 maggio a Palazzo Venezia, il Polo Museale del Lazio e la Fondazione Silvano Toti presenteranno il completamento del restauro del soffitto e del fregio a fresco della Sala delle Fatiche di Ercole, che dal 28 maggio rientrerà nel normale percorso di visita del Museo.
Del rinascimentale Palazzo Venezia, dal 1916 di proprietà statale e sede durante il fascismo del governo Mussolini, la Sala di Ercole posta al piano nobile è una delle più rappresentative. Posta all’estremità dell’appartamento di Pietro Barbo, il cardinale veneziano  fondatore dell'edificio e futuro papa Paolo II (1464-1471), era destinata alla custodia dei paramenti sacri del Pontefice e perciò detta anche Sala dei Paramenti. Il nome odierno della sala si deve al fregio a fresco che decora la parte alta delle pareti e che appunto illustra, intervallate da quattro fontane con amorini, in otto riquadri, alcune delle dodici mitiche fatiche, ossia Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo e infine Ercole e il centauro Nesso. L’autore di queste pitture è ancora anonimo, probabilmente un artista di origine settentrionale, forse collegato ad  Andrea Mantegna o a un miniatore della corte pontificia.

Nel corso del Novecento la sala è stata oggetto di restauri nel 1928 e nel 1970 mentre in questa occasione è stato anzitutto rimosso il deposito di sporco, vecchie vernici superficiali ingiallite e alcune estese ridipinture dei fondi azzurri delle scene raffigurate entro la finta loggia. I restauratori sono poi passati al reintegro delle lacune e ciò ha determinato un recupero dell’equilibrio cromatico d’insieme, in precedenza gravemente compromesso, restituendo l’idea del finto loggiato aperto, una delle idee alla base del progetto decorativo originale.

I lavori di riqualificazione sono stati interamente finanziati dalla Fondazione Silvano Toti che si occupa di promozione e la salvaguardia del patrimonio culturale, artistico ed ambientale ed è la diretta emanazione della società immobiliare romana Silvano Toti Holding S.p.A. L’intervento è stato materialmente eseguito dalle restauratrici Rita Ciardi e Isabella Righetti de L’officina, consorzio di restauro e conservazione di opere d’arte. L’intervento è stato curato per la parte scientifica da due funzionari del Polo Museale del Lazio, Sonia Martone (direttrice di Palazzo Venezia) e Paolo Castellani.

Ercole e Anteo

La Sala delle fatiche di Ercole a Palazzo Venezia

Ercole e Gerione

Ercole e Nesso

Stefano Luppi, 05 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Dopo aver guidato l’istituzione per oltre vent'anni e aver coordinato il sito Unesco «Cattedrale, Ghirlandina e Piazza Grande» verrà sostituita da un dirigente regionale 

Il fotografo milanese si racconta in occasione di una mostra in corso a Modena: «Ho un po’ di ossessioni, temi che mi trascino dai tempi della scuola: Prima e Seconda guerra mondiale, scritte, macchie sui muri, case con forme particolari, costumi e persone, come suore, preti, carabinieri, clown, giocolieri. M’interessa anche chi inciampa, ex voto, diari e pure chi si macchia con il sugo»

A Ravenna la manifestazione si articola in varie sedi: il MAR, la Biblioteca Classense, l’Accademia Statale di Belle Arti, gli Antichi Chiostri Francescani ecc.

Nel Palazzo Ducale di Genova il confronto con un mito letterario che ha attraversato i secoli e le arti dall’antichità ad oggi

Roma, restaurata la Sala delle fatiche di Ercole a Palazzo Venezia | Stefano Luppi

Roma, restaurata la Sala delle fatiche di Ercole a Palazzo Venezia | Stefano Luppi