Robert Barry da Francesca Minini

Opere su carta, tela e legno della più recente produzione dell'artista newyorkese

«Black mirrorpiece with multicolored words», 2011, di Robert Barry
Giulia Gelmini |  | Milano

Con uno dei pionieri del concettualismo, Robert Barry (New York, 1936), la galleria Francesca Minini propone la prima mostra del 2019, presentando dal 22 gennaio al 9 marzo opere su carta, tela e legno della più recente produzione.

Incominciando a condividere la critica concettuale dell’opera d’arte, Barry rinuncia sin dall’inizio a ogni forma di rappresentazione e narrazione. Attraverso l’utilizzo minimale del colore e l’esplorazione dei confini dello spazio vuoto, ha gettato le basi per un dialogo minimalista tra assenza e presenza di forme portate, nel corso della sua produzione, alla pura immaterialità.

L’introduzione del linguaggio nelle sue opere, iniziata negli anni Settanta, si deve all’intento di svelare la leggerezza dell’arte quando essa si svincola da ogni volontà espressiva e stilistica; questo pensiero porta alla totale riduzione dell’oggetto artistico, ora minimamente
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