Il «Martirio di san Sebastiano» di Barocci, con il frammento mancante

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Il «Martirio di san Sebastiano» di Barocci, con il frammento mancante

Ritrovato a Genova un frammento di una pala di Barocci rubato 35 anni fa a Urbino

Federico Castelli Gattinara

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Urbino. Nel 16 marzo 1982, sette anni dopo il furto del secolo a Palazzo Ducale quando, nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1975, sparirono «La muta» di Raffaello, «La Flagellazione» e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, fu la volta de «Il martirio di san Sebastiano» del Duomo, pala d’altare alta oltre quattro metri firmata da Federico Barocci poco dopo la metà del Cinquecento. Il furto riguardò però solo una porzione della tela barbaramente tagliata via, una testa di bambino con il ritratto di Antonio Bonaventura, figlio del committente della pala.

Oggi, a distanza di 35 anni, il frammento che misura 40x42 cm è stato recuperato dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona e Genova, dopo averlo rintracciato in una casa d’aste del capoluogo ligure (estranea ai fatti), a cui era stato consegnato per la vendita dalla curatela fallimentare di una società lombarda. Nel catalogo della vendita, prevista per il 31 maggio, era presentato come opera di «Pittore veneto del XVII secolo» e stimato 500-800 euro.
La segnalazione si deve all'antiquario pesarese Giancarlo Ciaroni e allo storico dell’arte Massimo Pulini, assessore alla cultura di Rimini.
Di fondamentale supporto alle indagini, ancora una volta è stata la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tpc.

Il frammento della pala di Barocci recuperato dai Carabinieri Tpc

Il «Martirio di san Sebastiano» di Barocci, con il frammento mancante

Federico Castelli Gattinara, 19 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

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Ritrovato a Genova un frammento di una pala di Barocci rubato 35 anni fa a Urbino | Federico Castelli Gattinara

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