Sessant’anni dopo la prima retrospettiva del 1959, nella stessa cornice di allora, la Staatliche Kunsthalle dedica al grande Hans Baldung (1484/85-1545) ancora una volta una spettacolare mostra: «Hans Baldung Grien: sacro | profano», dal 30 novembre all’8 marzo, con 200 opere di alta caratura, prestiti da Londra, Madrid, Vienna, Praga, Basilea, Copenaghen, Parigi, Varsavia, Firenze e New York.
Chi era costui? Gli amanti di Dürer lo conoscono bene: Hans ne fu allievo a Norimberga, dove tutti lo chiamavano Grien (dal tedesco: Grüne, «il verde»), per via del colore dei suoi abiti e delle nuance dominanti nelle sue tele. Insieme al maestro Albrecht e a Lucas Cranach è il più grande esponente del Rinascimento in Germania, eccezionale pittore, incisore e disegnatore che si contraddistinse da subito per uno stile tutto personale, oltre i goticismi e gli influssi della pittura coeva italiana, inconfondibile nel tratto potente ed espressivo e nel messaggio, sempre sensuale e oltre i limiti della decenza per il suo tempo.
Due poli opposti determinarono la sua opera: il religioso di imponenti pale d’altare col tipico motivo del nobile committente al cospetto della Sacra Famiglia, e il secolare fatto di interpretazioni moderne di miti antichi calati in un presente denso di atti sensuali, raffigurazioni del peccato e del corpo femminile che ritrasse per primo senza veli nella sua reale intimità.
Alle Madonne e Maddalene che sfondano le tele con corporeità spesso lontane dal sacro s’affiancano scene di streghe intente in espliciti sabba che mandavano in visibilio i suoi clienti umanisti.
Articoli precedenti
Nella Berlinische Galerie l’artista franco-algerino diffonde «un desiderio di pacifismo e di consapevolezza democratica per evitare che i nostri governanti ci trascinino in un’altra guerra
Un’artista di punta della Performance art trasforma l’Historische Halle dell’Hamburger Bahnhof in un paesaggio vivente
Nell’Haus der Kunst sei decenni di attività dell’artista tedesca
60 dipinti e 50 disegni allestiti alla Alte Nationalgalerie per la più importante mostra nell’anniversario della nascita del massimo pittore romantico tedesco