Foto di gruppo dei direttori dei musei autonomi statali con il ministro Franceschini

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Foto di gruppo dei direttori dei musei autonomi statali con il ministro Franceschini

Riforma Franceschini, il ministro incontra i superdirettori dei musei: i numeri di tre anni di autonomia

Stefano Luppi

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Roma. Anche se i 21 direttori dei musei autonomi nati a seguito della riforma Franceschini preferivano puntare sulle loro prossime iniziative, lunedì 13 novembre alle Terme di Diocleziano a colpire erano soprattutto i numeri relativi ad accessi e incassi degli enti statali trasformati e accorpati tre anni fa. È un dato di fatto che questi nuovi enti, la cui nascita è stata in parte contestata dentro e fuori il ministero (tra l’altro per cinque direttori pende anche il giudizio del Consiglio di Stato atteso a breve), abbiano fatto da traino a un miglioramento della situazione. Dal 2013 a oggi i visitatori nei musei statali sono aumentati del 18,5%, ossia di 7 milioni di persone, arrivando a quota 45,5 milioni di ingressi nel 2016 e confermando un positivo trend di crescita anche nell’anno in corso. L’anno record è stato il 2016 non solo per numero di visitatori ma anche per i circa 175 milioni di euro di incassi. «E quest’anno, ha spiegato il ministro Dario Franceschini intervenuto alla presentazione di ieri, c’è la conferma del trend di crescita. Tra gennaio e settembre i visitatori sono cresciuti del +9,4%, mentre gli introiti sono aumentati del +13,5%». I numeri sono infatti ancora più marcati se si considerano gli enti autonomi: prendendo in esame i primi venti musei più Colosseo e Pompei si nota una crescita dell’11% dei visitatori e del 14,5% degli introiti confrontando i primi 9 mesi del 2017 e l’analogo periodo del 2016 (tutti i dati sono pubblicati nel dossier allegato a quest'articolo).

All’incontro erano presenti il ministro Dario Franceschini, il Direttore generale dei musei del Mibact, Antonio Lampis e i responsabili: Peter Assmann (Palazzo Ducale di Mantova); Peter Aufreiter (Galleria Nazionale delle Marche Urbino); Martina Bagnoli, (Gallerie Estensi di Modena, Ferrara e Sassuolo); Sylvain Bellenger (Museo di Capodimonte Napoli); Serena Bertolucci (Palazzo Reale di Genova); James Bradburne (Pinacoteca di Brera Milano); Anna Coliva (Galleria Borghese Roma); Cristiana Collu (Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma); Paola D’Agostino (Museo Nazionale del Bargello Firenze); Mauro Felicori (Reggia di Caserta); Paolo Giulierini (Museo Archeologico Nazionale di Napoli); Eva Degl’Innocenti (Museo Archeologico Nazionale di Taranto); Cecilie Hollberg (Accademia di Firenze); Carmelo Malacrino (Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria); Paola Marini (Gallerie dell’Accademia di Venezia); Massimo Osanna (Parco Archeologico di Pompei); Enrica Pagella (Musei Reali di Torino); Marco Pierini (Galleria Nazionale dell’Umbria Perugia); Flaminia Gennari Santori (Gallerie Nazionali di Arte Antica Roma); Eike Schmidt (Gallerie degli Uffizi Firenze); Gabriel Zuchtriegel (Parco Archeologico di Paestum).

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Stefano Luppi, 14 novembre 2017 | © Riproduzione riservata

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Riforma Franceschini, il ministro incontra i superdirettori dei musei: i numeri di tre anni di autonomia | Stefano Luppi

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