Alla Fondazione Sozzani c’è tempo fino al 15 novembre per vedere «Hotel Mermaid Club», personale di Chris Rhodes curata dalla Webber Gallery, e fino all’8 gennaio per il progetto «The Witness (Il testimone)-Climate Change» dell’angloamericano Max Vadukul, pioniere dell’Art reportage e fotografo ufficiale del «New Yorker».

La mostra di Rhodes (1961) presenta per la prima volta a Milano un progetto del 2019 che riunisce 60 immagini dell’artista londinese. Piccoli istanti fugaci, in apparenza irrilevanti, da lui riuniti nell’immaginario «Hotel Mermaid Club», frutto dei suoi viaggi nel mondo che grazie al suo sguardo testimoniano la bellezza del quotidiano, amplificata dall’uso sapiente della luce.

Assai diversa la temperatura emotiva del progetto di Max Vadukul (1961), un reportage di 20 immagini di grande formato dedicate al cambiamento climatico, scattate tra il 2018 e il ’20 a Mumbai e in altre metropoli indiane soffocate dall’inquinamento.

Nelle sue apocalittiche fotografie di discariche, ingorghi d’automobili, cieli inquinati, tutte in bianco e nero e tutte formalmente e tecnicamente ineccepibili, Vadukul, che coltiva la tradizione della foto artistica di reportage, oggi poco praticata, inserisce un’entità estranea a tanta desolazione: una grande sfera metallica che immette in esse un soffio di speranza.