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Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliAlla Tornabuoni Contemporary Art una mostra di Gioacchino Pontrelli aperta sino al 29 marzo propone una trentina di dipinti, alcuni dittici, che ripercorrono gli ultimi anni di attività dell’artista salernitano (classe 1966) ma romano di adozione.
Sono opere nelle quali immagini standardizzate, spesso prelevate da riviste di interior design, si trasformano, grazie all’intervento di elementi astratti che scompongono e disorientano la geometria della visione con improvvisi grovigli o raffinate velature, in immagini psichedeliche, anche attraverso l’uso di colori tradizionali, industriali e pigmenti puri, in cui si mescolano riferimenti alla Pop art e all’Iperrealismo.
Stanze arredate con divani, sedie o lumi, pianoforti oppure paesaggi di natura, con alberi o ninfee, rinunciano così alla pretesa di rappresentare la realtà in senso mimetico, per divenire strumento di conoscenza del mondo, coinvolgendo in questo percorso lo spettatore.
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