Quella polvere di grandezza depositata a Chatsworth

La mostra organizzata da Sotheby's a New York con uno straordinario dispendio di mezzi

Due tamburi del reggimento inglese (forse fatti risuonare nella battaglia di Waterloo) in esposizione da Sotheby's a New York
Simone Facchinetti |  | New York

Che cosa cerca un collezionista quando vuole possedere un’opera d’arte? Molte cose insieme, ovviamente, non ultimo un briciolo di nobiltà: quella polvere di grandezza che si è depositata sul manufatto quando era custodito nella country house dei Cavendish a Chatsworth, per esempio.

Il 13 settembre si è chiusa, da Sotheby’s New York, la mostra intitolata «Treasures from Chatsworth» (con opere non in vendita) e quella parallela «Inspirated by Chatsworth. A Selling Exhibition» (dove tutto era in vendita). L’idea non è particolarmente originale ma è stata realizzata con uno straordinario dispendio di mezzi, segno che ai piani alti della casa d’aste inglese si aspettano dei risultati concreti, anche in tempi lunghi.

Faccio un solo esempio. Tra qualche anno chi si ricorderà più l’esatto confine tra l’esposizione della collezione vera, inalienabile, e di quella finta, messa in vendita?
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