Carlotta Venegoni
Leggi i suoi articoliUn volume divulgativo illustra la storia della Chiesa di Santa Maria della Pace a Roma e dell’annesso chiostro del Bramante, capolavoro del primo Rinascimento e luogo di ispirazione per i grandi maestri che giungeranno nell’Urbe.
Al progetto architettonico del chiostro e alla «formidabile carriera» di Donato Bramante, l’autore, Costantino D’Orazio, dedica la prima parte del libro. La struttura porticata, in cui prevale lo stile ionico, è esemplarmente basata sui principi vitruviani, ripresi dall’Alberti, di solidità, funzionalità ed eleganza.
L’autore descrive in secondo luogo le fasi edificative della chiesa per la quale sono documentati significativi interventi di Antonio da Sangallo e Pietro da Cortona. D’Orazio procede descrivendo, come una visita virtuale, gli interni, soffermandosi sui numerosi capolavori presenti.
Baldassare Peruzzi, Raffaele Vanni, Carlo Maratti, Gerolamo da Sermoneta, Carlo Maderno, Francesco Albani, Domenico Cresti, Orazio Gentileschi, Bernardino Mei, Calvalier d’Arpino, Rosso Fiorentino, sono solo alcuni dei celebri artisti che furono chiamati a intervenire.
Il percorso si chiude con la cappella Chigi, commissionata a Raffaello Sanzio dal banchiere senese Agostino Chigi, uno degli uomini più ricchi e potenti di inizio Cinquecento e raffinato interprete della cultura rinascimentale.
Raffaello consegnerà, prima della prematura morte, gli straordinari affreschi delle «Sibille» e i cartoni per i «Profeti», portati poi a termine da Timoteo Viti. Le armoniche figure, protagoniste indiscusse dello spazio, sono poste in relazione alle «Sibille» di Michelangelo, alle quali è possibile che Raffaello porga un omaggio.
Il Chiostro del Bramante e le Sibille di Raffaello,
di Costantino D’Orazio, 80 pp., ill. col., Skira, Milano 2021, € 12
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