«Achrome» (1961) di Piero Manzoni (stima 180-250mila euro). © Boetto

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«Achrome» (1961) di Piero Manzoni (stima 180-250mila euro). © Boetto

Quando Keith Haring era lo stilista di Madonna

Da Boetto vanno all'asta il 26 ottobre opere inedite di una collezione privata milanese

Elena Abbate

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Il 26 ottobre Boetto presenta in due aste consecutive una selezione eterogenea di opere italiane e straniere che spazia su tutto il XX e l’inizio del XXI secolo. Un nucleo di opere provenienti da una collezione privata milanese è immesso per la prima volta sul mercato: tra queste, spicca un «Achrome» di Piero Manzoni del 1961 (stima 180-250mila euro). Il catalogo propone anche una selezione di opere di Piero Dorazio dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, tra cui risaltano due «Senza titolo» rispettivamente del 1957 (27-35mila) e del 1965 (14-18mila). Non mancano opere di scultura, con alcuni bronzi di Umberto Mastroianni (stimati tra 1.500 e 7mila euro), due sculture in legno laccato di Marcello Morandini (5-6mila e 10-14mila) e un bassorilievo di Fausto Melotti del 1975 (9-12mila).

Nel nucleo italiano si segnalano inoltre una «Linea di orizzonte» (1969) di Paolo Icaro (16-20mila), «Afferrare la magia» di Carla Accardi del 2003 (50-80mila), un «Oltre» del 1988 di Emilio Vedova (25-35mila) e «La roccia nera» (1958) di Achille Perilli (22-28mila). Immancabili anche opere di Mario Schifano, in particolare un «Paesaggio Anemico» del 1974-76 (14-18mila), e due «Concetti spaziali» di Fontana degli anni Cinquanta (14-20mila).

Nella selezione internazionale emergono «Folie sans appui» di Georges Mathieu, acrilico del 1989 (350-500mila), «Flowers» di Andy Warhol (20-22mila) e un ritaglio del vestito in cuoio realizzato da Keith Haring per Madonna per il lancio del suo disco «Like a Virgin» (40-60mila), ma anche un’opera «Senza titolo» (1973) di Wilfredo Lam (20-23mila) e un taccuino di 60 disegni di John Currin del 1984 (10-12mila). Curiosi anche i tre vasi di Picasso (3mila-11.500).

Tra le opere figurative, si segnalano un vaso di fiori di Filippo De Pisis (15-17mila), due paesaggi di Ottone Rosai (12-16mila) e un ritratto femminile di Christian Schad (80-90mila). È presente, inoltre, una selezione di opere di Street art: da una stampa di Banksy del 2018 («Walled Off Hotel - Visit Historic Palestine», 250-300 euro) al televisore verniciato di Urban Solid del 2012 («Il protagonista», 1.500-1.700), passando per «Headquarter», litografia di BLU del 2008 (5mila-5.600).

«Achrome» (1961) di Piero Manzoni (stima 180-250mila euro). © Boetto

«Folie sans appui» (1989) di Georges Mathieu (stima 350-500mila euro). © Boetto

«Afferrare la magia» (2003) di Carla Accardi (stima 50-80mila euro). © Boetto

Elena Abbate, 23 ottobre 2021 | © Riproduzione riservata

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