Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Processione in barca

Processione in barca 

Francesco Tiradritti

Leggi i suoi articoli

Quella compiuta dalla missione congiunta italo-russa che lavora sul sito di Abu Erteila è stata definita dalla Corporazione Nazionale per le Antichità e i Musei del Sudan (Ncam) una delle più importanti scoperte dell’archeologia nubiana degli ultimi dieci anni. 
La campagna conclusasi nel dicembre scorso era dedicata agli scavi del santuario del tempio di epoca meroitica (civiltà sviluppatasi in Sudan tra il IV secolo a.C. e il IV d.C.).

Tra i numerosi e interessanti oggetti dell’arredo sacro riportati alla luce c’è un supporto in basalto sul quale veniva poggiata la barca utilizzata per portare la statua di culto in processione. Ogni faccia del monumento reca incise la figura di una divinità e due colonne di iscrizioni in geroglifico meroitico.

Nonostante i testi siano ancora in una fase di studio preliminare sono stati già identificati i cartigli con i nomi reali che vi compaiono. Si riferiscono al sovrano Natakami e alla sua sposa Amanitore, che vissero a cavallo tra I secolo a.C. e I d.C. Il regno di Natakami corrisponde a uno dei momenti di maggiore splendore della civiltà meroitica e il ritrovamento di supporto può dimostrarsi di estremo rilievo per la conoscenza di questa cultura talmente potente da essere in grado di arrestare l’avanzata delle legioni romane in Africa, ma della quale si conosce ancora molto poco a causa di una lingua che resiste a tutti i tentativi di traduzione.

 

Francesco Tiradritti, 11 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

L’egittologo più famoso del mondo, già direttore generale del Consiglio Superiore delle Antichità egiziano, in occasione dell’imminente apertura a Roma della grande mostra «Tesori dei faraoni» di cui ha curato il catalogo, si racconta in una lunga conversazione con il nostro specialista

Oltre 200 capolavori aiutano a comprendere in che modo gli Egizi riconoscevano e interagivano con gli dèi del loro vastissimo pantheon

Meglio un amuleto o un ortopedico che sapesse sistemare un pezzo mancante? E per curare i tumori, meglio trapanare il cranio o rivolgersi a Iside? Nei casi dubbi si procedeva con tutte e due le opzioni

L’archeologo egiziano, secondo «Time» tra le cento persone più influenti del mondo, ha presentato nella Curia Iulia a Roma la sua prima autobiografia, tra progetti in corso e attività future, tappa inaugurale di un tour in giro per l’Italia

Processione in barca | Francesco Tiradritti

Processione in barca | Francesco Tiradritti