Primo enfant prodige

Laura Lombardi |  | Seravezza (Lu)

Al Palazzo Mediceo il primo ventennio di Conti

La mostra «Primo Conti, un enfant prodige all’alba del Novecento», allestita dal 9 luglio al 2 ottobre al Palazzo Mediceo per la cura di Nadia Marchioni (organizzata dal Comune di Seravezza, Fondazione Terre Medicee con un comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi), è incentrata sul primo ventennio di attività dell’artista (Firenze 1900-88). Fin dalla prima sala viene sottolineato il suo dividersi già da ragazzino (si veda il precocissimo «Autoritratto») tra due ambienti diversi: quello versiliese, dove frequenta personaggi quali Moises Levy, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Enrico Pea e Alberto Magri e risente dell’influenza di Plinio Nomellini (come mostrano opere a confronto), e quello fiorentino, ove fondamentale è l’incontro con Ardengo Soffici, del quale è esposta la copia del «Ballo dei pederasti» (nella cornice originale dal Museo Soffici a Poggio
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