Prato in fiore
La mostra «Synchronicity» a Palazzo Pretorio, recentemente riaperto dopo anni con un nuovo allestimento, è ispirata dall’intento di creare un raccordo storicamente fondato sulle due anime di Prato: quella antica di città fiorente legata a figure come il mercante Francesco di Marco Datini o a vicende come l’Officina pratese, intorno alla fabbrica del Duomo, e quella contemporanea, riassunta dalla trentennale attività del Centro Pecci.
Il curatore Stefano Pezzato propone, attraverso opere contemporanee provenienti da importanti collezioni e gallerie toscane e italiane, una lettura inedita delle opere del museo pratese, per porre in rilievo la dimensione originale di «sincronicità» fra il presente (dal 1962 al 2010) e il passato.
Pezzato spiega che non si tratta di semplice «sincronia» temporale, quanto appunto di «sincronicità» in senso junghiano, quindi «coincidenze significative» fra opere contemporanee
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