Image

Pop freddo

Image

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Prosegue fino al 2 aprile da Robilant+Voena la mostra «Sergio Sarri. Opere 1967-2017». Con trenta tele realizzate in cinquant’anni di lavoro, la mostra, a cura di Walter Guadagnini, rilegge i punti salienti di un percorso artistico che si inscrive nell’esperienza del Pop italiano, ma in una sua declinazione «nordica». Diverso, infatti, è lo sguardo, glaciale, di Sarri sul mondo, che rammenta certe costruzioni del Futurismo meccanico o della Nuova Oggettività tedesca e del Purismo francese. Nei suoi lavori va in scena il complesso rapporto uomo-macchina: ecco allora che frammenti di corpi femminili s’intersecano con minacciosi meccanismi metallici Sue fonti primarie, oltre alle avanguardie del primo ’900, sono il fumetto, l’illustrazione, il cinema e la pubblicità.

Ada Masoero, 12 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

La società milanese che offre servizi integrati per l’arte offre online una selezione delle opere di proprietà privata che le sono state affidate o che sono disponibili per la vendita

Il nuovo progetto culturale di Platea, associazione culturale nata nel 2020 dalla volontà di un gruppo lodigiano di appassionati di arte e architettura

Nacquero da Luca Giordano (con la mediazione dei veneziani) i singolari rapporti, poco noti ma fondamentali, tra la città orobica e il Viceregno di Napoli testimoniati dai capolavori del ’600 napoletano ora esposti

In Triennale Milano una grande mostra con oltre 400 lavori dell’architetto, designer, artista, critico e direttore di riviste, curata da Fulvio Irace

Pop freddo | Ada Masoero

Pop freddo | Ada Masoero