Pericle eremita alla Querini Stampalia

La riscoperta di un artista misterioso

Luigi Pericle e la moglie Orsolina a bordo della loro auto. Collezione del Comune di Ascona, Fondo Luigi Pericle Giovannetti, Museo Comunale d'Arte Moderna di Ascona
Ada Masoero |  | Venezia

In occasione della 58ma Biennale d’Arte, la Fondazione Querini Stampalia presenta, dall’11 maggio al 24 novembre, la mostra «Luigi Pericle (1916-2001)_Beyond the visible» (catalogo Silvana), curata da Chiara Gatti e Marco Pasi, con il supporto di varie istituzioni culturali.

Legittimo chiedersi chi mai fosse Luigi Pericle (Basilea, 1916-Ascona, 2001): si tratta, infatti, di un’autentica riscoperta, frutto del recente acquisto, da parte di Andrea e Greta Biasca-Caroni, della casa in cui visse, abbandonata dal momento della sua morte, e della scoperta di un autentico tesoro di sue opere pittoriche e di scritti da lui tenuti nascosti al mondo.

Basilese (ma marchigiano per parte di padre), Luigi Pericle Giovannetti negli anni ’50 si trasferì con la moglie ad Ascona, ritirandosi nella casa sulle pendici di quel Monte Verità dove per alcuni decenni, dal 1900, si era raccolta una comunità di artisti e
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